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Modello 730

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COSA E’: DICHIARAZIONE DEI REDDITI SEMPLIFICATA

Per i contribuenti persone fisiche sono previste due modalità per presentare la dichiarazione dei redditi: compilando il modello 730 o il modello REDDITI (ex Modello UNICO).
Il modello 730, dedicato principalmente ai lavoratori dipendenti e pensionati, si inserisce nel quadro dell’assistenza fiscale. Presenta particolari vantaggi in quanto:

  • il contribuente non deve eseguire calcoli;
  • in caso di risultato a credito il rimborso viene liquidato direttamente sulla prima busta paga utile e comunque sulla retribuzione di competenza del mese successivo a quello in cui il datore di lavoro ha ricevuto il prospetto di liquidazione dell’imposta;
  • in caso di risultato a debito gli importi vengono trattenuti direttamente sulla prima busta paga utile e comunque sulla retribuzione di competenza del mese successivo a quello in cui il datore di lavoro ha ricevuto il prospetto di liquidazione dell’imposta.

Gli enti pensionistici effettuano i conguagli a partire dal secondo mese successivo a quello di ricevimento del prospetto di liquidazione.

DA QUEST’ANNO IL 730 (2020) PUO’ ESSERE PRESENTATO ENTRO IL 30 SETTEMBRE

CHI PUÒ PRESENTARE IL 730


Possono utilizzare il modello 730 i contribuenti che devono dichiarare:

  • redditi di lavoro dipendente e/o assimilati;
  • redditi dei terreni e dei fabbricati;
  • redditi di capitale;
  • redditi di lavoro autonomo per i quali non è richiesta la partita IVA;
  • alcuni redditi diversi;
  • alcuni dei redditi assoggettabili a tassazione separata.

Può essere presentato:

  • in forma congiunta da uno dei due coniugi; 
  • per conto delle persone incapaci, compresi i minori; 
  • da quest’anno anche dagli eredi di persone decedute nel 2019 o entro il 30 settembre 2020, purché il deceduto abbia i requisiti per presentare il 730;
  • dai lavoratori che percepiscono indennità sostitutive di reddito di lavoro dipendente (ad esempio i lavoratori in cassa integrazione o in mobilità, coloro che percepiscono la disoccupazione); 
  • dai lavoratori dipendenti a tempo determinato inferiore all’anno, se il rapporto di lavoro è in corso dal mese di presentazione del 730 al terzo mese successivo (ad esempio: presentazione nel mese di luglio, rapporto di lavoro da luglio 2020 a ottobre 2020);
  • dai “precari” della scuola, se il loro contratto dura almeno dal mese di settembre al mese di giugno dell’anno successivo.

CHI NON PUÒ PRESENTARE IL 730


Non possono utilizzare il modello 730 e devono quindi presentare il modello REDDITI (ex Modello UNICO) i contribuenti che:

  • devono dichiarare redditi d’impresa, anche in forma di partecipazione o redditi di lavoro autonomo per i quali è richiesta la partita IVA;
  • devono presentare anche una delle seguenti dichiarazioni: IVA, IRAP, sostituti d’imposta modello 770;
  • non sono residenti in Italia nel 2020 e nel 2019;
  • altre situazioni reddituali, più dettagliatamente precisate nelle istruzioni 730.

Il modello 730 può essere presentato anche da coloro che non hanno un sostituto d’imposta (datore di lavoro o ente pensionistico), tenuto ad effettuare le operazioni di conguaglio, a condizione che nell'anno d’imposta precedente (2019) abbiano percepito redditi di lavoro dipendente e solo alcuni redditi assimilati al lavoro dipendente. Si tratta ad esempio di collaboratori domestici, badanti, giardinieri, lavoratori che hanno cessato il rapporto di lavoro o disoccupati che non percepiscono l’indennità di disoccupazione al momento della presentazione del 730 e per i tre mesi successivi.

L’eventuale credito verrà rimborsato direttamente dall'Agenzia delle entrate, che invierà un mandato di pagamento da incassare presso qualsiasi ufficio postale oppure provvederà ad accreditare il rimborso direttamente sul conto corrente, se il contribuente ha fornito all'Agenzia delle entrate le coordinate del suo conto corrente bancario o postale personale. L’eventuale debito dovrà essere invece versato autonomamente dal contribuente con delega F24 entro la scadenza di pagamento.

QUANDO IL RIMBORSO VIENE EROGATO DALL'AGENZIA DELLE ENTRATE


Nel caso di rimborsi di importo superiore a 4.000 euro o di dichiarazioni che presentano elementi di incoerenza rispetto ai criteri stabiliti dall'Amministrazione finanziaria, l’Agenzia delle entrate può effettuare controlli preventivi, anche mediante la verifica della documentazione. Il rimborso spettante sarà erogato, anziché dal datore di lavoro o dall'ente pensionistico, direttamente dall'Agenzia delle entrate al termine delle operazioni del controllo preventivo. In quest’ultimo caso il rimborso avviene entro il sesto mese successivo al termine stabilito per la trasmissione del 730 oppure dalla data della trasmissione, qualora quest’ultima sia successiva al termine.

IL 730 PRECOMPILATO


Il 730 precompilato viene reso disponibile dall'Agenzia delle entrate a partire dal 5 maggio.

L’Agenzia delle entrate mette a disposizione dei titolari di lavoro dipendente e di pensione il 730 precompilato. È definito “precompilato” in quanto nello stesso sono presenti solo alcuni dati conosciuti all'Agenzia: i redditi da lavoro e/o pensione certificati dalla CU 2020, solo alcune spese detraibili come i premi pagati per assicurazioni sulla vita e/o infortuni, le spese sanitarie, solo alcune spese deducibili quali ad esempio i contributi versati per i collaboratori domestici

Il contribuente che si rivolge al CAF per la presentazione del 730 è tenuto a sottoscrivere una delega con la quale autorizza o non autorizza il CAF alla consultazione dei dati presenti nel 730 precompilato dall'Agenzia.

La consultazione dei dati del precompilato è utile in quanto dal confronto con il 730 predisposto dal CAF è possibile rilevare eventuali redditi o spese detraibili/deducibili non presentate dal contribuente nel corso del colloquio con l’operatore.

IL 730 PRESENTATO AL CAF


Il CAF verifica la conformità tra i dati che ha inserito nel 730 e quelli risultanti dalla documentazione esibita dal contribuente: questa attività di controllo viene definita visto di conformità”.

Per questo motivo il contribuente che si affida al CAF per compilare o presentare il 730 è tenuto sempre ad esibire al CAF tutta la documentazione, indipendentemente dall'autorizzazione a consultare il 730 precompilato.

E’ tenuto ad esibire i documenti riferiti all'anno d’imposta 2019 comprovanti, ad esempio, redditi e ritenute (CU), spese detraibili e/o deducibili, acconti, eccedenze o crediti d’imposta, atti di acquisto e di stipula dei mutui ipotecari, contratti di locazione, ed ogni documento utile alla corretta compilazione ed elaborazione del modello 730.

L'autorizzazione al prelievo del 730 precompilato fornisce al contribuente una tutela in più poiché il CAF confronta i dati forniti dal cittadino con quelli presenti nel precompilato segnalando al contribuente eventuali incongruenze. Attraverso questo controllo, oltre ad archiviare la documentazione esibita, il CAF tutela maggiormente il contribuente, evitandogli maggiori imposte, sanzioni e interessi che potrebbero sorgere, a suo totale carico, qualora commettesse eventuali errori o dimenticanze nel presentare autonomamente la dichiarazione dei redditi.

L’Agenzia delle Entrate effettuerà il controllo formale nei confronti del CAF sulle spese detraibili e deducibili, sulle ritenute/acconti/eccedenze e crediti esposti nel 730. Il CAF, che ha stipulato una polizza assicurativa per la propria attività di assistenza, risponde delle eventuali sanzioni mentre il contribuente sarà tenuto a versare la maggiore imposta dovuta e i relativi interessi. 

Il CAF provvede a:

  • controllare la documentazione e compilare il 730;
  • effettuare i calcoli delle imposte;
  • presentare la dichiarazione in via telematica all'Agenzia delle entrate che inoltra il risultato contabile al datore di lavoro o ente pensionistico affinché provveda ad effettuare i conguagli.

È inoltre possibile presentare al CAF il 730 integrativo entro il 26 ottobre qualora il contribuente si accorga di essere in possesso di ulteriori elementi che determinano un maggior rimborso rispetto alla precedente dichiarazione presentata.

Le principali novità contenute nel modello 730/2020 sono:

Nuovo limite reddituale per i figli a carico: dall’anno d’imposta 2019, per i figli di età non superiore a ventiquattro anni, il limite di reddito complessivo per essere considerati a carico è elevato a € 4.000. La modifica riguarda solamente i figli a carico, per gli altri soggetti (coniuge, altri familiari, e figli di età superiore a ventiquattro anni) è confermato il limite reddituale previsto per l’anno precedente ovvero € 2.840,51.

Detrazione per comparto sicurezza e difesa: al personale delle Forze di polizia e delle Forze armate, titolare di reddito complessivo di lavoro dipendente non superiore, in ciascun anno precedente, a € 28.000, è riconosciuta sul trattamento economico accessorio, comprensivo delle indennità di natura fissa e continuativa, una riduzione dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e delle addizionali regionali e comunali.

Detrazione per spese di istruzione: per l’anno 2019 l’importo massimo delle spese per cui si può usufruire della detrazione è stato elevato a € 800. Si possono scaricare dal 730 quindi le spese di istruzione per la frequenza di scuole materne, elementari, medie inferiori e superiori (es. tasse, contributi, mensa e gite scolastiche).

Sport, bonus e bonifica ambientale: per le erogazioni liberali destinate a interventi di manutenzione e restauro di impianti sportivi pubblici e alla realizzazione di nuove strutture sportive pubbliche è riconosciuto un credito d’imposta che può arrivare fino al 65% delle somme erogate. Possono beneficiare del credito d’imposta del 65% anche coloro che hanno effettuato erogazioni liberali per interventi su edifici e terreni pubblici ai fini della bonifica ambientale e della realizzazione o della ristrutturazione di parchi e aree verdi attrezzate.

Pace contributiva e colonnine di ricarica: si tratta della detrazione del 50% da applicare agli oneri sostenuti per il riscatto degli anni non coperti da contribuzione (cosiddetta “Pace contributiva”) e alle spese relative all’acquisto e la posa in opera di infrastrutture di ricarica per i veicoli alimentati a energia elettrica.

Estensione dell’utilizzo del 730 all’erede
Per le persone decedute nel 2019 oppure nel 2020 il Modello 730 potrà essere utilizzato dagli eredi, con il vantaggio di poter recuperare l’eventuale credito spettante in tempi molto più brevi rispetto al passato.

Scheda per la scelta della destinazione dell’8 per mille dell’IRPEF: il contribuente può destinare l’otto per mille dell’Irpef allo Stato indicando una specifica finalità tra cinque distinte opzioni.

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