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Formazione, Consulenza e Sviluppo.

Contatti

OdF Regione Basilicata

Accreditamento Formazione Regione Basilicata

L’accreditamento è l’atto con cui la Regione Basilicata riconosce agli Organismi di formazione e orientamento la possibilità di proporre e realizzare interventi autorizzati e/o riconosciuti dalla Regione Basilicata. L’accreditamento è rivolto a introdurre standard di qualità sia per gli Organismi, sia per le loro sedi operative, secondo parametri oggettivi, per realizzare politiche pubbliche di sviluppo delle risorse umane nei territori di riferimento, offrendo adeguate garanzie ai fruitori delle attività formative erogate dagli stessi.

Le disposizioni regionali, approvate con la D.G.R. n. 927/2012, definiscono le tipologie, i requisiti, le modalità, i termini e le procedure per la concessione dell’accreditamento, in coerenza con quanto disposto dall’Intesa sancita in data 20 marzo 2008, in sede di Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome, recante principi, criteri, linee di indirizzo e requisiti per l’accreditamento delle strutture formative, in grado di garantire un livello di qualità dell’offerta formativa.

La procedura di accreditamento

Per poter essere accreditate, le strutture formative devono garantire il rispetto dei requisiti minimi:

  • Capacità economiche e giuridiche
  • Capacità infrastrutturali e logistiche
  • Capacità gestionali e risorse professionali
  • Livelli di efficacia ed efficienza

Per ottenere l'accreditamento la struttura formativa deve ottenere il rilascio del nulla osta tecnico-sanitario da parte dell'ASP, al fine di garantire l'idoneo utilizzo degli spazi per le attività formative.

RB_marchio
Studiodomino srl, nella sede formativa di Potenza, situata in via del Gallitello 74 ha ricevuto l'Accreditamento Regionale  per l'erogazione di attività di Formazione Continua e Superiore presso il Dipartimento Formazione, Lavoro, Cultura e Sport della Regione Basilicata con D.D.  1363 del 15/11/2005 e successivo rinnovo con D.D. 747 del 23/09/2013.

Aggiornamenti normativi ed emergenze

EMERGENZA COVID-19
Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche e Produttive - 22 maggio 2020

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha approvato il 22 maggio, con il supporto degli uffici di prevenzione dei Dipartimenti di Sanità pubblica e all’unanimità (ai sensi dell’art. 1 comma 14 del decreto-legge n. 33/2020) l’aggiornamento e l’integrazione alle “Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche e Produttive” approvate nella riunione del 16 maggio.
n particolare sono state aggiunte le schede relative ai settori: strutture ricettive all’aperto (campeggi); rifugi alpini; attività fisica all’aperto; noleggio veicoli e altre attrezzature; informatori scientifici del farmaco; aree giochi per bambini; circoli culturali e ricreativi;

Ia formazione professionale; cinema e spettacoli; parchi tematici e di divertimento; sagre e fiere; servizi per l’infanzia e l’adolescenza; testi che si aggiungono a quelli resi noti in precedenza (ristorazione; attività turistiche, stabilimenti balneari e spiagge ; strutture ricettive; servizi alla persona - acconciatori, estetisti e tatuatori; commercio al dettaglio; commercio al dettaglio su aree pubbliche (mercati e mercatini degli hobbisti; uffici aperti al pubblico; piscine; palestre; manutenzione del verde; musei, archivi e biblioteche).

Formazione professionale

Le presenti indicazioni si applicano alle attività formative da realizzare nei diversi contesti (aula, laboratori e imprese) compresi gli esami finali (teorici e/o pratici), le attività di verifica, di accompagnamento, tutoraggio e orientamento in gruppo e individuali tra i quali, a mero titolo esemplificativo e non esaustivo:
  • percorsi di istruzione e formazione professionale anche in modalità duale, finalizzati al conseguimento di qualifica e diploma professionale, sia presso le Scuole della formazione professionale che presso gli Istituti Professionali Statali in regime di sussidiarietà;
  • percorsi di formazione superiore nell'ambito del sistema educativo regionale (ITS, Ifts ecc.);
  • percorsi di formazione e attività di orientamento per gli inserimenti e il reinserimento lavorativo degli adulti;
  • percorsi di educazione degli adulti e formazione permanente;
  • percorsi di formazione regolamentata erogati nell'ambito del sistema educativo regionale;
  • percorsi di formazione continua erogati nell'ambito del sistema educativo regionale.
  • Si precisa che per sistema educativo regionale si intende l’insieme delle attività nelle quali si articola l’offerta formativa regionale, i cui progetti sono stati approvati con decreto direttoriale.
  • Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione adottate dalla singola organizzazione, comprensibile anche per gli utenti di altra nazionalità.
  • Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in aula o alla sede dell’attività formativa in caso di temperatura > 37,5 °C;
  • Rendere disponibili soluzione idroalcolica per l’igiene delle mani per utenti e personale anche in più punti degli spazi dedicati all’attività, in particolare all’entrata e in prossimità dei servizi igienici, e promuoverne l’utilizzo frequente.
  • Mantenere l’elenco dei soggetti che hanno partecipato alle attività per un periodo di 14 giorni, al fine di consentire alle strutture sanitarie competenti di individuare eventuali contatti.
  • Privilegiare, laddove possibile, l’organizzazione delle attività in gruppi il più possibile omogenei (es. utenti frequentanti il medesimo intervento; utenti della stessa azienda) e solo in subordine organizzare attività per gruppo promiscui.
  • Nel caso di soggetti minori (età 14-17), il rispetto delle norme di distanziamento e il mantenimento della distanza interpersonale sono obiettivi che possono essere applicati solo compatibilmente con il grado di autonomia e di consapevolezza e in considerazione dell’età degli stessi. Pertanto, sulla base di tali considerazioni, le attività dovranno essere modulate in ogni contesto specifico.
  • Laddove possibile, con particolare riferimento alle esercitazioni pratiche, privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni.
  • Gli spazi destinati all’attività devono essere organizzati in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti; tale distanza può essere ridotta solo ricorrendo a barriere fisiche adeguate a prevenire il contagio tramite droplet.
  • Tutti gli utenti (docenti, discenti, tutor d’aula ecc.), considerata la condivisione prolungata del medesimo ambiente, dovranno indossare la mascherina a protezione delle vie respiratorie per tutta la durata delle attività e procedere ad una frequente igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche. Nel caso dei docenti, è possibile fare ricorso ad una visiera trasparente. Resta inteso che nelle attività pratiche dovranno essere utilizzati, se previsti, gli ordinari dispositivi di protezione individuale associati ai rischi della singola attività. Dovrà essere garantita la regolare pulizia e disinfezione degli ambienti, in ogni caso al termine di ogni attività di un gruppo di utenti, con particolare attenzione alle superfici più frequentemente toccate, ai servizi igienici e alle parti comuni (es. aree ristoro, tastiere dei distributori automatici di bevande e snack);
  • Eventuali strumenti e attrezzature dovranno essere puliti e disinfettati ad ogni cambio di utente; in ogni caso andrà garantita una adeguata disinfezione ad ogni fine giornata. Qualora la specifica attività o attrezzatura preveda l’utilizzo frequente e condiviso da parte di più soggetti (a titolo esemplificativo nel caso di cucine industriali e relative attrezzature specifiche), sarà necessario procedere alla pulizia e disinfezione frequente delle mani o dei guanti;
  • Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria; se ciò non fosse tecnicamente possibile, vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e in ogni caso va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati, secondo le indicazioni tecniche di cui al documento dell’Istituto Superiore di Sanità.
  • Per gli allievi in stage presso terzi, si applicano le disposizioni/protocolli della struttura/azienda ospitante. In presenza di più stagisti presso la medesima struttura/azienda e in attuazione di detti protocolli potrà essere necessario articolare le attività di stage secondo turni da concordare con l’allievo, il responsabile dell’azienda/struttura ospitante e/o tutor aziendale.
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