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Formazione, Consulenza e Sviluppo.

Contatti

La formazione

Studiodomino Formazione è il ramo aziendale che si occupa delle attività di progettazione, erogazione e gestione di interventi formativi. Tema principale dei nostri percorsi formativi è l'insegnamento e l'addestramento alle nuove tecnologie informatiche, alla grafica ed alla creatività e alle lingue straniere con la nuova "Language School".

Il nostro centro di Potenza, situato in via del Gallitello 74 ha ricevuto l'Accreditamento Regionale alla Formazione Continua e Superiore presso il Dipartimento Formazione, Lavoro, Cultura e Sport della Regione Basilicata con D.D.  1363 del 15/11/2005 e successivo rinnovo con D.D. 747 del 23/09/2013.

Il profilo di Studiodomino Formazione è il senso della sua presenza del territorio, come offerta di risorse e percorsi formativi professionalizzanti, nel quadro di un costante allineamento di contenuti e metodi alle esigenze del mondo del lavoro, per garantire la massima occupabilità possibile delle varie tipologie di allievi.

Formazione intesa come volontà di accompagnare ogni individuo, ragazzo o ragazza, giovane o adulto, verso una realizzazione più pregnante di sé, delle sue aspirazioni, delle sue capacità, del suo ruolo, nella società, italiana ed europea, per giungere al mondo intero, percorrendo un cammino fatto insieme, che porta a “stare dentro” il mondo umano e professionale in maniera più solida, più consapevole e più serena.
L’attività formativa diviene strumento per scoprire la ricchezza e la potenzialità di ogni persona, per rafforzare la percezione del proprio valore e la sicurezza dell’agire, per aiutarla a concretizzare il suo progetto di vita presente e futura.

L’azione formativa si propone l’obiettivo di diventare anche educativa, di non limitarsi all’indurre l’acquisizione di competenze o di nozioni, ma di favorire l’emergere spontaneo di capacità, potenzialità, aspirazioni, differenze. Obiettivo primario diviene quindi lo sviluppo integrale della persona, intesa come valore imprescindibile su cui basare ogni scelta.

Studiodomino ha ottenuto la certificazione ISO 9001:2008 con certificato n. 2009 dal QS Zurich AG per i settori di applicazione:"Formazione formale e non formale".

La progettazione dell’intervento formativo

La progettazione è l’attività volta a trasformare gli obiettivi generali di un intervento formativo, dedotti dall’analisi dei bisogni, in obiettivi didattici.

Esempi di obiettivi possono essere:

  • Migliorare il proprio stile di gestione;
  • Migliorare le proprie capacità di comunicare;
  • Sviluppare rapporti interpersonali equilibrati e diminuire l’orientamento al conflitto; acquisire comportamenti in linea con i valori di riferimento organizzativi;
  • Migliorare il lavoro di squadra e l’integrazione delle diverse funzioni aziendali ed il senso di appartenenza all’azienda, nonchè favorire processi di evoluzione culturale;
  • Sviluppare specifiche competenze tecniche e professionali;

Ogni obiettivo deve essere declinato e precisato nei risultati che ci si attende.

Il processo di analisi fornisce il legame essenziale fra i fabbisogni avvertiti e le aree concrete da sviluppare.

Metodologie e Strategie didattiche

Con il termine “metodologie didattiche” si intendono sia lo studio di metodi della ricerca pedagogica sia lo studio delle modalità dei processi di insegnamento/apprendimento. In sintesi si tratta di azioni strategiche di insegnamento, rese flessibili dal docente in base alle concrete situazioni formative e alle particolari caratteristiche degli alunni. Con l'obiettivo di rispondere ai diversi stili di apprendimento sia dei giovani in formazione di base sia degli adulti Studiodomino formazione utilizza differenti metodologie didattiche: corsi individuali, di gruppo, all’aperto, a distanza, creative. Ogni percorso didattico, coordinato dal proprio docente, utilizza delle metodologie didattiche miste al fine di rendere le attività formative interessanti e concrete.

La didattica fa utilizzo di diverse strategie, che entrano a far parte a loro volta dei modelli di istruzione. Classificare queste categorie non è semplice, ma si può cercare di raccoglierle in base a diversi criteri: basarsi sul ruolo del docente, su sostegni quali tutor, supporti tecnologici.

  • Apprendimento cooperativo: metodologia di insegnamento attraverso la quale gli studenti apprendono in piccoli gruppi, aiutandosi reciprocamente e sentendosi corresponsabili del reciproco percorso
  • Gioco di ruolo/Role playing: gioco di ruolo in cui gli allievi devono immedesimarsi in ruoli diversi e ipotizzare soluzioni. Finalizzato a potenziare la creativitá individuale.
  • Apprendistato cognitivo: si basa sulla realizzazione di un’integrazione tra i caratteri della scuola formale e dell’apprendistato ponendo maggiore attenzione alla dimensione metacognitiva.
  • Approcci metacognitivi: permette di approfondire i pensieri, e di conoscere e dirigere i processi di apprendimento rendendo le persone consapevoli del modo in cui affrontano i compiti cognitivi.
  • Soluzione di problemi reali/ Problem solving: metodologia che consente di analizzare, affrontare e cercare di risolvere positivamente situazioni problematiche. Obiettivi: trovare la soluzione e rendere disponibile una descrizione dettagliata del problema e del metodo per risolverlo.
  • Studi di caso: metodologia che consiste nella presentazione ai partecipanti al corso di una situazione aziendale concreta che richiede una diagnosi delle cause, un’analisi degli elementi rilevanti o la presa delle decisioni più idonee e coerenti con la situazione
  • Brain-storming: letteralmente “tempesta di cervelli“; metodologia che consente di far emergere molte idee anche insolite nei membri del gruppo che vengono poi analizzate. Metodologia fi nalizzata a migliorare la creativitá, il lavoro in team e al rafforzamento delle potenzalitá del gruppo.
  • Istruzione programmata: metodo di formazione in cui il partecipante ha un elevato grado di autonomia su un piano formativo prestabilito per aumentare le proprie conoscenze e competenze; gli obiettivi sono: agevolare nel partecipante una maggiore autonomia nel processo di apprendimento e specializzazione, utilizzare una forma di apprendimento fl essibile, qualifi care e riqualifi care i partecipanti.
  • Learning by doing:apprendimento attraverso il fare, l’operare, le azioni; simulazioni in cui il corsista persegue un obiettivo professionale concreto mettendo in gioco le conoscenze pregresse, integrando le nuove conoscenze.
  • Project Work: e’ un progetto professionale realizzato dai corsisti al termine di una esperienza di lavoro fi nalizzato a consolidare competenze integrate di management e favorire l’imprenditorialità.
  • Business Game: apprendimento attraverso la simulazione di attivitá di marketing per rafforzare le capacità decisionali, gestionali e sviluppare l’attitudine al lavoro in team negli allievi.
  • Outdoor Training: attività all’aperto; metodologia per sviluppare nei gruppi in apprendimento l’attitudine necessaria a lavorare in modo strategico coinvolgendo gli allievi in un ambiente e in situazioni diverse da quelle quotidiane, costringendoli a pensare e ad agire fuori dai normali schemi mentali e comportamentali.
  • E-learning e Formazione a Distanza (FAD): teledidattica è un settore applicativo della tecnologia informatica per distribuire on-line contenuti didattici multimediali.
  • Lezione frontale: metodologia da privilegiare quando la fi nalità del momento formativo è costituita dalla trasmissione di concetti, informazioni e schemi interpretativi. Le lezioni frontali in aula possono essere impiegate per l’acquisizione delle conoscenze teoriche mediante uno stile di apprendimento basato su modelli. Sono quindi in generale uno strumento suggerito nei casi in cui i partecipanti all’attività formativa siano sprovvisti di elementi conoscitivi rispetto al contenuto trattato.
  • Flipped Classroom:L’approccio didattico del tipo “insegnamento capovolto” è quella di fare in modo che i ragazzi possano studiare prima di fare lezione in classe, anche attraverso dei video. Può sembrare banale, ma questo approccio, assegnando flessibilmente ad altri tempi e spazi la fase di trasmissione delle conoscenze, consente di “liberare” in classe un’incredibile quantità di tempo e, quindi, di poter curare maggiormente il momento del reale apprendimento, significativo, con il supporto di un docente-facilitatore. 
  • Esercitazioni individuali: metodologia fi nalizzata a rinforzare e stabilizzare le nozioni trasmesse durante la lezione con lo scopo di addestrare ad applicare le nozioni teoriche alla realtà concreta risolvendo problemi e trovando soluzioni effi caci. Le esercitazioni individuali richiedono al partecipante una concentrazione ed uno studio singolo che li porti a rifl ettere sulle possibili soluzioni ad un determinato problema. Sono un momento di importante lettura individuale del contesto, del compito e del “mandato” che gli viene assegnato.
  • Testi guida: si tratta di un programma di lavoro dettato da un susseguirsi di passi obbligati. Gli allievi elaborano in maniera autonoma, da soli, con dei partner, oppure nell’ambito di un gruppo, il programma di lavoro. Il testo guida sostituisce in pratica le indicazioni di carattere organizzativo fornite dall’insegnante. L’insegnante assume invece il ruolo di consulente che accompagna gli allievi nel loro processo di apprendimento.
  • Compito di apprendimento: metodologia didattica che non si limita alla sola trasmissione di conoscenze e abilità disciplinari, ma tende alla formazione integrale della persona, sviluppando competenze (trasversali e disciplinari) attraverso l’utilizzo di una didattica laboratoriale. Pone il ragazzo al centro dell’azione didattica, richiedendo la sua partecipazione attiva, in modo individuale o in gruppo, e consente la personalizzazione dell’apprendimento. Richiede una continua attenzione ai processi di apprendimento dei ragazzi e una notevole fl essibilità per riadattare il percorso in itinere in base alle risposte degli allievi e alle opportunità di approfondimento e/o ampliamento che si potrebbero presentare.
  • Blended learning: o apprendimento misto o apprendimento ibrido combina il metodo tradizionale frontale in aula con attività mediata dal computer (ad esempio e-learning, uso di DVD, ecc.) e/o da sistemi mobili (come smartphone e tablet). La strategia crea un approccio più integrato tra docenti e discenti, attraverso un approccio blended learning, la tecnologia avrà un ruolo ancor più importante.Si consideri, ad esempio, un programma di incontro tradizionale in classe. Un corso che normalmente si svolge lunedì, mercoledì e venerdì, se si applicasse l'approccio blended learning, il corso si potrebbe modificare in modo da incontrarsi una volta alla settimana invece del consueto formato in tre sessioni. Attività che altrimenti avrebbero avuto luogo in aula possono essere spostate online. Il minore numero degli incontri può agevolare chi proviene da lontano. Attività possono essere strutturate con l'accesso a risorse online, comunicazione via social media o l'interazione con gli studenti a distanza in altre aule o in altri ambienti di apprendimento.

Campi della didattica

Campi di applicazione formali

  • La didattica scolastica è la forma più nota di didattica, generalmente si rivolge a giovani e bambini. I tratti distintivi di tale didattica riguardano il legame instauratosi tra docente e allievo; l'astrazione dai contesti reali dell'apprendimento; la valutazione del profitto da parte del docente e la realizzazione di un percorso di apprendimento di tipo curricolare. Nel corso del tempo la didattica scolastica ha subito delle modificazioni non solo in campo etico, sociale e psicologico, ma anche negli atteggiamenti e comportamenti dei giovani nativi digitali.
  • La didattica universitaria è caratterizzata da un crescente interesse per il mondo della ricerca e dei saperi disciplinari. Nuove tipologie d'insegnamento si affiancano a quelle tradizionali, ossia corsi intensivi o compatti, ricerche guidate e corsi on-line in particolare l'e-learning. Altri programmi come l'Erasmus, esperienze di stage ma anche la stessa didattica tutoriale possono creare occasioni di scambio, confronto con altre realtà istituzionali contribuendo ad accrescere la propria identità professionale.
  • La didattica nelle organizzazioni si occupa di sviluppare l'apprendimento individuale e attraverso quest'ultimo di potenziare quello collettivo. la didattica nelle organizzazioni rappresenta un elemento di formazione strategico per la competitività delle imprese e lo sviluppo di competenze da parte del lavoratore. In questo ambito compaiono nuovi concetti come: Apprendimento organizzativo o “organizzazione che apprende”. Questa tipologia di didattica viene adottata da professionisti quali: mentor, coach e tutor.

Campi di applicazione non formali

  • La didattica extrascolastica rappresenta il campo di azione formativa che si avvale delle risorse culturali a disposizione degli studenti. Ogni esperienza extrascolastica rappresenta una modalità di apprendimento che porta ad un miglioramento della qualità della vita, favorendo lo sviluppo delle relazioni ed accrescendo l'autonomia del soggetto.
  • La didattica degli adulti si rivolge ai giovani, agli adulti e agli anziani. Solitamente favorisce l'autonomia e l'autorealizzazione dei soggetti coinvolti in apprendimenti centrati sulle proprie esperienze o sui momenti di vita quotidiana. Una concezione di grande rilevanza parlando di didattica degli adulti e in particolare di trasformazione dei ruoli, è il concetto di “facilitatore dell'apprendimento” coniato da Carl Rogers.[27]. Il ruolo delle associazioni nella didattica degli adulti è quello di sostenere l'apprendimento favorendo l'acquisizione di competenze sulla base delle esperienze sviluppatesi nei diversi contesti.

Campi di applicazione trasversali

  • La didattica speciale si occupa dell'inserimento dei portatori di disabilità; solo in tempi recenti ha ampliato il suo campo di azione anche verso i soggetti che presentano difficoltà nell'apprendimento. Negli ultimi anni si parla di “didattica speciale dell'integrazione o inclusiva” diretta a favorire l'integrazione di questi ultimi. La didattica speciale contribuisce a rafforzare l'identità personale del soggetto creando occasioni di emancipazione e di integrazione sociale evitando le esperienze di insuccesso.
  • La didattica tecnologica è rappresentata da due aree principali: la prima che rimanda all'Educational Technology, la seconda relativa alla Media Education. La didattica tecnologica organizza nuovi campi di apprendimento on-line, rivolti soprattutto alla formazione professionale, universitaria e adulta. L'e-learning rappresenta un nuovo campo operativo adottabile sia in maniera esclusiva che blended, cioè caratterizzata da momenti di lavoro in presenza ed altri a distanza con l'uso della rete.
  • La didattica interculturale crea situazioni di incontro e integrazione tra le varie entità etniche, religiose, economico e sociali, in base ad una prospettiva internazionalizzata. Questa tipologia di didattica si propone di promuovere interventi verso i gruppi ospitanti e verso gli immigranti organizzando momenti di conoscenza reciproca e fornendo gli strumenti necessari all'integrazione. Gli insegnanti in tal caso adottano nuove modalità di lavoro per superare stereotipi e pregiudizi, in modo da trasmettere ai giovani i valori su cui si deve fondare la società multietnica.

Piani formativi individuali

L’approccio personalizzato di Studiodomino Formazione, in funzione delle esigenze e del relativo fabbisogno formativo delle aziende o dei privati, consente la realizzazione di specifici piani formativi realizzati ad hoc.

Un piano di formazione ha bisogno di una fase preliminare di analisi dei fabbisogni in rapporto ai diversi livelli dell’organizzazione.
Questa fase è costituita da una attività di raccolta di informazioni e di analisi organizzativa al fine di una maggior coerenza tra il processo formativo che si andrà ad iniziare e le esigenze organizzative. 

L’analisi del fabbisogno può essere svolta a tre livelli:

  1.  a livello individuale per andare incontro ai bisogni delle singole persone, studenti, dipendenti, liberi professionisti, privati;
  2.  a livello di insieme di ruoli per interventi di sensibilizzazione e consapevolezza del ruolo e per sostegno motivazionale e di immagine;
  3.  a livello dell’organizzazione per corsi legati a problemi di cambiamento e ad analisi di clima,ad esempio.

(Fonti varie e https://it.wikipedia.org/wiki/Didattica)

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